Roma sprofonda, il Comune non riesce neppure a distribuire i buoni per l’emergenza, ma lavora alacremente per favorire la speculazione a Tor di Valle

Roma sprofonda abbandonata a sé stessa, il Comune non riesce neppure a distribuire i buoni per l’emergenza, ma la Sindaca Raggi si compiace di rivelarci che in questi mesi di pandemia ha impegnato gli uffici tecnici al servizio dei palazzinari e degli speculatori italiani e stranieri che scalpitano per portare a casa l’approvazione delle modifiche al Piano Regolatore che gli serve per devastare l’area di Tor di Valle con 600.000 metri cubi di cemento. A tanto ammonta la cubatura dell’inutile nuovo centro direzionale (denominato Business Park) da costruirsi con il pretesto del cosiddetto Stadio della Roma.

E’ chiaro che la sindaca Raggi e la sua cerchia non pensano affatto di poter raccogliere in questo modo qualche voto dai tifosi della Roma, i quali hanno capito da tempo che lo Stadio e la A.S. Roma sono solo dei mezzi utilizzati per raggiungere altri scopi. La Giunta Raggi il consenso lo sta cercando da parte dei veri poteri forti che comandano in città, alleati alla rapace finanza internazionale, e per ottenerlo sono pronti a usare come merce di scambio un angolo di Roma che finora si è salvato dalla speculazione.

Si va avanti come se non fosse successo niente: gli arresti eccellenti ed i rinvii a giudizio che hanno portato alla luce il marcio e la corruzione del palazzinaro Luca Parnasi, del Presidente M5S dell’Assemblea Capitolina Marcello De Vito, dell’ex assessore regionale PD Michele Civita, del “facilitatore” “Mister Wolf” del M5S Luca Lanzalone e di quanti hanno lavorato nel torbido in questi anni abusando della buona fede dei tifosi romanisti; le trame svelate sulla vendita dei terreni di Tor di Valle (con un processo in corso) che hanno fatto emergere altri speculatori internazionali; il fallimento della gestione Pallotta, il finanziere interessato solo a speculazioni e facili profitti, che ha portato il bilancio della squadra in profondo rosso.

Luca Parnasi lo ha rivelato con parole chiare: “Per fare lo Stadio della Roma ho pagato tutti”.

Cosa altro serve per farla finita con questa storia? Invece no! Dopo tre mesi di lockdown la Sindaca viene a dirci che i suoi uffici hanno lavorato incessantemente per portare a casa il progetto!

 

Rifondazione Comunista, che sin dal 2013 ha denunciato questa speculazione, iniziata dal centrosinistra di Marino e Caudo, dapprima in solitudine, poi all’interno di un vasto schieramento di Comitati e Associazioni con la schiena dritta, chiama alla mobilitazione contro un progetto devastante per l’ambiente e utile solo per arricchire gli speculatori.

Possiamo e dobbiamo respingere definitivamente questa indegna speculazione e difendere la nostra città dagli speculatori che l’hanno sostenuta.

 

Roma, 15 giugno 2020

 

Partito della Rifondazione Comunista

Federazione di Roma-Castelli-Litoranea