Rifondazione: Il Covid esalta le disparità: se nasci nella parte povera dell’Italia vivi di meno. Lo dice il CNEL

  • Posted on: 29 March 2021
  • By: Anonimo (non verificato)

Martedì prossimo sarà presentata al Governo e al Parlamento la Relazione 2020 del CNEL sui livelli e la qualità dei servizi nella Pubblica Amministrazione, da cui si conferma un quadro impietoso.
Il Covid ha accentuato un divario già esistente fra Nord e Sud, con ripercussione sulla “speranza” di vita che, mentre a livello nazionale continua ad essere fra le più alte di Europa, crolla nel Mezzogiorno, arrivando ad una differenza che arriva a 10 anni fra i territori più disagiati e quelli più avvantaggiati.
La pandemia ha avuto “un effetto dirompente su tutti i servizi pubblici, sia a livello centrale che locale, accentuandone le criticità e facendo emergere le fragilità del sistema”.
La qualità dei servizi pubblici incide sulle stesse possibilità di vita delle persone.
Ora se ne accorgono anche i responsabili dello sfascio, come il Ministro Brunetta, immemore di sé.
Le risorse, a partire da quelle del Recovery Fund, devono essere utilizzate per riequilibrare una disparità inaccettabile dal punto di vista politico, sociale e umano.
Investire su scuola, sanità, welfare, infrastrutture, a partire dalle regioni del Sud, non è una contrapposizione fra territori ma risponde alla necessità di affrontare la crisi economica e sociale, di ricucire l’Italia secondo una visione e una prospettiva mediterranea.
Praticare l’opposizione, costruire l’alternativa. Il tempo è ora!
Maurizio Acerbo, Segretario nazionale PRC-S.E.
Tonia Guerra, responsabile campagna “No autonomia differenziata” PRC-S.E.