ROMA LIDO E FERROVIE EX CONCESSE: LE COLPE DI REGIONE, ATAC E COMUNE

Tanto tuonò che piovve!

Non si contano più gli anni in cui è stato fatto presente ad ATAC, Regione e Comune che senza interventi di manutenzione, senza investimenti le ferrovie sarebbero degradate fino a degenerare nello stato comatoso in cui s trovano adesso.

I Comitati Pendolari nella loro battaglia quotidiana hanno sempre allertato sui rischi a cui si andava incontro in assenza di interventi chiari e tempestivi.

 

La Regione ha sempre fatto orecchie da mercante: nella campagna elettorale del 2013 Zingaretti promise che la Roma Lido sarebbe diventata linea metropolitana, ma appena eletto provò subito a privatizzarla cedendola a RATP e ci era quasi riuscito, salvo poi ripensarci e dopo tre anni fare retromarcia. Nel frattempo non è stato speso neppure un centesimo. Nel 2016 sono arrivati i famosi 180 milioni del governo, che giacciono ancora in cassaforte. E quindi niente manutenzioni e niente treni nuovi.

 

Il Comune, proprietario di Atac non si è mai preoccupato della maniera vergognosa in cui la sua azienda controllata gestiva le linee. Si è preoccupato più di scrivere libri dei sogni (PUMS) piuttosto che garantire un servizio decente ai cittadini che dovrebbe amministrare.

 

Di Atac sull'orlo perenne del fallimento e alla ricerca disperata di abbattimento dei costi per sopravvivere, che dire? Cambia il top management ma la musica rimane la stessa.

 

Chi paga sono sempre i viaggiatori, i pendolari che sono costretti ad attendere mezzora in banchina l'arrivo di un treno che spesso si rompe. E da settembre verranno quasi certamente chiuse 2 stazioni a Roma e 3 ad Ostia.

 

Gli amministratori dovrebbero vergognarsi!

Nel 2013 passava un treno ogni 10 minuti, oggi ogni 30.

Se avessero un minimo di pudore e di senso civico dovrebbero rassegnare le dimissioni in massa!

 

Roma, 23 agosto 2021


 

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