Caccia alle streghe in Atac, una vergogna Capitale

Roma, 11 febbraio 2022 - La tragedia che vive la Roma Lido, praticamente sull'orlo della chiusura, ha responsabilità chiare e precise che risiedono nell'incapacità della Regione proprietaria, del Comune, come ente di prossimità dei viaggiatori e naturalmente di Atac, in quanto gestore del servizio.

In pochi anni i treni sono passati da 15 a 3, le corse giornaliere da 180 a 84 (teoriche), stazioni chiuse, frequenza dei passaggi da 10' a 30' e conseguente fuga del 50% dei viaggiatori (chi se lo può permettere) dal treno verso la propria auto.

In questo quadro drammatico il Comune ed Atac avevano annunciato un quarto treno in linea dal 7 gennaio. Peccato che quel treno aveva viaggiato molte migliaia di km oltre al dovuto e quindi per motivi di sicurezza doveva essere affidato alla manutenzione. Così è intervenuta ANSFISA, l'agenzia di controllo sulla sicurezza ferroviaria, bloccando il quarto treno.

 

Invece di ringraziare ANSFISA per aver fatto il proprio dovere, avendo a cuore la sicurezza dei cittadini, il Comune (assessore ai trasporti Patané) si è scagliato contro l'Agenzia dicendo che l'intervento, generato da una segnalazione anonima, ha costituito un serio danno alla linea!

 

Ed Atac dal canto suo ha iniziato un'indagine interna per scoprire la/le talpa/e con il chiaro intento di punirli.

 

Siamo veramente all'assurdo! Chi fa il proprio dovere come l'Agenzia viene criticato aspramente, perchè invece bisognava essere omertosi e chiudere gli occhi di fronte ad un'evidente forzatura dell'azienda, che se ne frega dell'incolumità dei cittadini, e addirittura mette in piedi una vergognosa caccia alle streghe verso i dipendenti.

Nessuna reprimenda invece per i dirigenti responsabili del disastro della Roma Lido che invece a fine anno ricevono premi da oltre 30.000 euro per gli obiettivi raggiunti, quando invece dovrebbero essere cacciati.

 

Rifondazione Comunista crede che se questa è la nuova ATAC, con lo strato apicale appena rinnovato, è meglio che questi signori siano mandati a casa, assieme a quelli che in Regione hanno sempre condiviso e avallato lo sfascio delle ferrovie ex concesse.

 

VERGOGNA ATAC, VERGOGNA COMUNE, VERGOGNA REGIONE!!!