Non facciamoci abbindolare dalle opposte retoriche di guerra, lottiamo per la pace

Roma, 21 marzo 2022 - Nel weekend a Roma si sono svolte delle manifestazioni contro la guerra.
Rifondazione Comunista vi ha partecipato con la chiarezza delle proprie posizioni che condannano la Guerra di Putin e nello stesso tempo le politiche di espansione ad est, portate avanti dalla NATO, da cui è scaturita.
In questi giorni abbiamo visto come la guerra non si limiti a battaglie tra armati, ma coinvolga tutti i settori. Perchè la guerra brutalizza la verità per spingerci tutti quanti a schierarci di qua o di là.
Noi sappiamo che non c’è una parte buona, non lo è la Russia, che ha aggredito un Paese indipendente, non lo è la NATO che nel corso degli ultimi anni è venuto meno agli accordi del 1989 che prevedevano lo scioglimento del Patto di Varsavia a fronte dell’impegno di non inglobare quei paesi nella NATO, non lo è il governo Ucraino in cui il presidente ha imposto ai suoi concittadini dai 16 ai 55 anni, attraverso la legge marziale, di partecipare alla guerra, ha cercato e cerca di far allargare il fronte dei combattimenti ad altri paesi chiedendo la no fly zone, sta assumendo migliaia di mercenari per combattere ed inoltre ha inserito nell’esercito regolare le milizie naziste, come il battaglione Azov, che dal 2014 nel Donbass stava portando avanti una guerra sporca ignorata da tutti i media.
In questo contesto il governo Italiano ha scelto di mettersi l’elmetto e di schierarsi supinamente con la NATO, aumentando al 2% del PIL nazionale le spese militari e fornendo armi al governo Ucraino ed inviando uomini e mezzi delle nostre forze armate nei paesi confinanti al conflitto in corso. Tutto ciò è stato realizzato attraverso sotterfugi che consentono di ignorare i divieti presenti nella Costituzione Italiana.
Questo modo di fare ha reso l’Italia un paese potenzialmente cobelligerante, che alimenta in Ucraina una guerra per procura che può rischiare da un momento all’altro di espandersi e coinvolgerci direttamente. Sabato abbiamo fatto presente alla cittadinanza che nel cuore della città, al Quadraro, ha sede il comando interforze cosa che mette in pericolo il quartiere e la città, in quanto possibile obiettivo militare primario.
Domenica abbiamo invitiamo i cittadini e le cittadine, lavoratori e lavoratrici a non essere attori passivi degli eventi, a non lasciarsi abbindolare dalle opposte retoriche di guerra, ma a scegliere la pace, a lottare affinché gli Stati facciano cessare la guerra non con l’uso delle armi, ma con la diplomazia, la trattativa, gli accordi.
Rifondazione Comunista continuerà ad agire affinché a Roma il popolo della Pace arrivi ad esprimersi in maniera unitaria.
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea Roma, Castelli, Litoranea